Generazione Y, Echo Boomers, Net Generation, sono i giovani nati tra gli anni Ottanta e il Duemila, che hanno un ruolo sempre più importante sul mercato. In breve tempo, infatti, sarà la generazione con il più elevato potere d’acquisto. Hanno vite intense, frenetiche, sempre connessi con i social e dormono meno di 8 ore per notte, ma sopportano molto bene la fatica urbana. Il loro approccio alla bellezza è del tutto diverso rispetto alle generazioni precedenti, vedi Babyboomer, il loro interesse è puntato su prodotti specifici ed efficaci, meglio se avvalorati da influencer e vip. Per loro è stato messo a punto un filler, Aliaxin di Ibsa Derma, affiancato da un app MYVolution, che rispetta le specifiche aree del viso, indentificandone 3 forme: triangolare, rotonda e rettangolare.
Un app per la giusta dose di filler
Nell’era digitale e dei filtri di Instagram, è anche cambiato il concetto di bellezza, la tendenza è quella di valorizzare la bellezza autentica di ognuno e non quella omologata, come invece avveniva nel passato. «Una volta per guardarsi si usava lo specchio, adesso ci si specchia nella telecamera del proprio smartphone», dice il professor Riccardo Forte, medico e chirurgo estetico a Como e Lugano. «Le Millennials postano molti selfie su Instagram, sempre corretti da filtri per apparire al meglio, ma l’immagina digitale è in 2D e tende ad appiattire il volto, rispetto a quella reale che è in 3D. I filtri correggono questo difetto, giocando sulle luci e le sfumature, ma non è la realtà. Per questo ho messo a punto un app, MYVolution, in grado di ripristinare i gusti volumi del volto anche nella realtà, come appare nella foto in digitale. In pratica con l’aiuto dell’app posso convertire l’immagine in 2D in quella reale 3D, valorizzando la vera bellezza, attraverso il ripristino delle volumetrie del viso, grazie all’acido ialuronico iniettato in punti precisi».
Come funziona l’app MYVolution
Un approccio decisamente innovativo e al tempo stesso uno strumento pratico da usare per gli specialisti, che però durante il trattamento coinvolgono la paziente per ottenere il risultato migliore. «Il primo step è identificare la forma del viso della paziente. Analizzando la morfologia di migliaia di volti, sono state identificate 3 forme del viso: triangolare, rotonda e rettangolare – continua lo specialista – Ogni forma ha delle zone di luce e ombre che corrispondono a delle precise aree, identificate da 3 lettere, M-Y-V, modificando il volume di queste aree, si possono esaltare i punti cardine. Facciamo un esempio pratico: si scatta una foto del viso del paziente in modo che l’app possa identificare la forma del volto. Un viso rotondo corrisponde alla lettera Y, uno rettangolare alla V, uno triangolare alla M. Ogni fisionomia ha una mappatura di punti specifici su cui intervenire, l’app aiuta l’identificazione di questi punti, in modo che lo specialista possa procedere con precisione sulle zone da valorizzare E’ un po’ come una sorta di make up che esalta le zone con luce e ombre per ripristinare gli equilibri. Un viso tondo fa sembrare la donna più grassa di quello che è realmente, allora bisognerà scolpire e creare delle depressioni. Un viso rettangolare, invece, ha una certa mascolinità e durezza, il compito del filler sarà quello di dare morbidezza. Il viso triangolare appare stanco e dimagrito, il filler creerà un equilibrio tra la mandibola e lo zigomo». Il nuovo filler Aliaxin, a base di acido ialuronico, si compone di tre prodotti: per le labbra, gli zigomi e la zona mandibolare. La durata del trattamento è di circa un anno.