Il nuovo percorso HY-FHY alla Clinica Sotherga
Non era solo il desiderio il desiderio di Dorian Grey quello di restare sempre giovane e di fare invecchiare al suo posto un quadro, ma è un desiderio che accomuna diverse persone. Certo rimanere giovani come Dorian è un’utopia, ma la moderna medicina estetica offre trattamenti non invasivi che permettono di portare indietro le lancette del tempo. Il nuovo percorso HY-FHY, ideato dal dottor Marco Bartolucci, medico estetico all’Ospedale San Raffaele di Milano e fondatore della Clinica Sotherga di Milano, combina i trattamenti più efficaci, da fare in tre differenti sedute distribuite nell’arco di due/tre mesi. Il percorso permette di mettere in pausa il tempo e di dare una sferzata di giovinezza al viso. Vediamolo nel dettaglio.
Hydrafacial, il primo step per ringiovanire la pelle
L’acronimo di HY-FHY sta per: HY per Hydro dermabrasion, F per Fractionated Laser e HY per Hyaluronic Acid. Questo trattamento si compone di 3 step: il primo Hydrafacial, il secondo il laser Fraxel, il terzo step l’acido ialuronico. Il trattamento Hydrafacial, il primo step, è in grado di promuovere la rigenerazione dei tessuti e dare tonicità al viso e al collo. «Questo innovativo trattamento rimuove in maniera profonda le cellule morte senza danneggiare gli strati superficiali del viso», spiega Valentina Finotti, chirurgo plastico presso Sotherga, la nuova clinica appena inaugurata a Milano. «Step dopo step, la pelle viene detersa in profondità e idratata in modo ottimale. Con questa azione è possibile rimuovere tutte le impurità e allo stesso tempo apportare una detergenza lenitiva e rinfrescante. La pelle viene così preparata ad assimilare il trattamento laser successivo. E’ il trattamento perfetto per idratare in profondità il viso, riducendo la presenza di macchie cutanee, le linee sottili e le rughe più superficiali».
Il secondo step del trattamento HY-FHY
«Dopo il trattamento Hydrafacial si interviene con il Fraxel, il laser frazionato non ablativo, capace di creare dei micro canali termici per stimolare la rigenerazione della pelle», spiega Marco Bartolucci, ideatore del protocollo. «Fraxel è il laser più evoluto del momento, l’unico ad avere la certificazione FDA per il trattamento del melasma. Questo laser non ablativo, passato sul viso, stimola i tessuti profondi a riparare in modo naturale le lesioni pigmentate, come macchie senili, solari o melasma. Non solo, interviene sulle rughe periorbitali e le cicatrici da acne, senza danneggiare il tessuto circostante». Il trattamento è indolore e non invasivo e migliora la texture della pelle senza lasciare segni evidenti sul viso. Si può subito riprendere la vita sociale.
Terzo step, l’acido ialuronico
Tutti conosciamo l’importanza dell’acido ialuronico per la bellezza della pelle. Da sempre considerato un ingrediente “miracoloso”, in particolare per viso&labbra, capace di regalare un lifting istantaneo. Il terzo step del trattamento si concentra proprio sull’acido ialuronico. «I micro canali termici creati dal laser vengono utilizzati per permettere un profondo assorbimento di acido ialuronico — continua Bartolucci —. Si ottiene così un’efficace biorivitalizzazione senza ago che dona alla pelle una sferzata di giovinezza. Il viso appare immediatamente più tonico e compatto, come rigenerato e liftato». Per il mantenimento dei risultati , tra una seduta e l’altra, si interviene con il kit di creme di Zein Obagi, il dermatologo delle dive, con sede a Bervely Hills. La linea ZO Skin Health utilizza gli attivi migliori per ricostruire la funziona cellulare, permettendo alla pelle di rinnovarsi e ricostruirsi. I prodotti sono particolarmente efficaci per la riduzione delle macchie cutanee, ricordando però che è fondamentale utilizzare sempre una protezione solare ad ampio spettro.
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