Il Legame tra il profumo e il cibo

L’olfatto è fondamentale nel cibo, così come nei profumi. La simbiosi tra il gusto&profumi  è sempre più stretta, ci sono infatti tanti “nasi” che attingono dal vasto mondo del cibo per trovare ispirazione. Nascono così i profumi “gourmand”, golosi e sensuali, e sempre più apprezzati

L’importanza dei profumi nel cibo è un aspetto fondamentale, l’olfatto ci aiuta ad anticipare i sapori, ma è anche in grado di portare alla luce ricordi ed emozioni, come non citare le famose madaleines di Proust? Ci sono poi degli aromi della cucina che ci rendono felici perché ci ricordano la nostra infanzia, un momento spensierato, un’atmosfera sensuale. Qualche esempio? Il profumo del pollo arrosto, il pranzo della domenica in famiglia, quello del ragù, la dedizione che aveva la nonna nel prepararlo, l’aroma del caffè, la giusta carica per iniziare la giornata, l’odore del cognac, un incontro intrigante.  Appare ovvia la simbiosi tra il gusto e l’olfatto, tanto da non sorprenderci dal fatto che ci siano tanti profumi che attingono dal vasto mondo del cibo per trovare ispirazione. Vengono definiti profumi “gourmand”, golosi e sensuali, e sono sempre più apprezzati. Di grande tendenza le note dessert-like tra cui il cioccolato, il caramello, la nocciola, il caffè e la vaniglia. Queste note sono come un caldo e sicuro abbraccio sulla nostra pelle, prezioso in tempi così incerti. «Il linguaggio del profumo è alla base della libertà olfattiva che ci porta a esporlo prendendo in prestito aggettivi che caratterizzano gli altri sensi: udito, tatto e soprattutto gusto», dice Cristian Cavagna, direttore creativo e amministratore di Adjiumi, un gruppo nato 15 anni fa, per gli appassionati dei profumi con lo scopo di diffondere la cultura olfattiva e il rispetto della materia prima . «Un profumo può essere croccante, dolce e salato. Il collegamento tra gusto&olfatto passa attraverso un alfabeto universale. Non dimentichiamoci che quando abbiamo un forte raffreddore il cibo non ha più sapore.  Da questa unione ho dato vita al profumo “Dolce q.b.”, ovvero la ricetta della felicità: 2 cucchiai di passione, 2 gocce di profumo, in riferimento a Marilyn e a Chanel N° 5, 10 grammi di condivisione e 1 pizzico di allegria. La somma di questa ricetta è 15, proprio come sono gli anni di Adjiumi». In realtà le note di “Dolce q.b.” fanno riferimento al famoso romanzo “Nanà” di Émile Zola, con i robusti sentori del cuoio di Russia, l’aroma di Vaniglia proveniente dal sottosuolo di un laboratorio di cioccolateria, gli effluvi muschiati che uscivano dalle porte aperte delle profumerie”. Si tratta di un extrait de parfum orientale, il profumo di Nanà era il Patchouli, che esplora una nuova ricchezza olfattiva percorrendo strade sconosciute e stravolgendo gli attuali codici della profumeria artistica.

Dolce q.b. Una vaniglia orientale unisex con accenti fruttati liquorosi ottenuti con bergamotto, ribes e fragola.  Nel cuore iris e gelsomino su una scia di vaniglia assoluta, cuoio, patchouli, musk. Interessante la forma del flacone, un cubo bianco che ricorda una zolletta di zucchero

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Menu